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Area Riservata Farmacisti
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Eredità e farmacia: come gestire questo delicato passaggio?

Eredità e farmacia: come gestire questo delicato passaggio?

Nella vita di qualsiasi titolare di farmacia arriva il momento in cui è necessario un passaggio di testimone: un evento complesso che va trattato con tatto e lucidità.

“Ho tre figli: vendo la farmacia o è possibile trovare una soluzione che non faccia torto a nessuno?”.
È questo il dilemma-tipo con cui il titolare di farmacia si trova solitamente a doversi scontrare. Una situazione estremamente complessa, in cui la volontà di dividere in parti uguali la proprietà deve fare i conti con le esigenze e le aspirazioni dei singoli. Immaginando tre figli con tre età diverse, ognuno di essi raggiungerà la maturità e l’indipendenza in tre momenti diversi, arrivando anche ad avere una propria visione rispetto al futuro e alle aspettative nei confronti dell’azienda di famiglia: perché è esattamente di questo che si tratta.

Da una famiglia a più famiglie

Ebbene, è necessario fare alcune considerazioni. Un genitore con i tre figli ancora in casa compone un unico nucleo familiare, per cui si ha una sola la famiglia che vive traendo le proprie risorse dalla farmacia. Man mano che i figli crescono e diventano indipendenti, questi creano dei propri nuclei generando una conseguente proliferazione di esigenze: da uno si passa potenzialmente a quattro nuclei familiari che insistono sulla medesima fonte di reddito, che fino a quel momento ha dato un determinato livello di vita a un solo nucleo familiare. 

Governare la transizione generazionale

C’è anche un’altra questione di cui è necessario tenere conto. Quando i figli avranno 25,30,35 anni, dal più piccolo al più grande, il genitore avrà probabilmente tra i 65 e 70 anni e sarà quindi in un'età ancora sufficientemente giovane per governare una transizione generazionale. Questo passaggio è fondamentale affinché non si creino frizioni o lotte ereditarie, che comporterebbero costi ingenti e significative spaccature nelle relazioni tra fratelli e sorelle.

Farmacia e divisione del patrimonio

La domanda principe a questo punto diviene: come gestire una transizione generazionale? La risposta non è banale. La prima cosa da fare, appena i figli saranno in un’età da aver maturato delle idee sul proprio futuro, è radunarli intorno a un tavolo, farli esprimere e confrontarsi rispetto alle proprie scelte. Lo scenario potrebbe essere questo: dei tre figli, ci sarà chi sceglie di fare il farmacista, chi invece l'architetto e chi il musicista. A questo punto, il governante dovrà fare un lavoro  semplice: gestire la farmacia come uno degli elementi della transizione generazionale (l’eredità) del proprio patrimonio, sommare beni immobili, opere d'arte, conti correnti e alte sorte di beni che vanno a concorrere al cumulo economico ereditario, e creare una divisione di questi beni in termini economici equanime verso i tre eredi. Spesso la licenza della farmacia è il valore più importante, quindi l'erede si farà carico del valore della farmacia meno il debito complementare verso i fratelli, che colmerà. I valori, i modi, i tempi e anche cosa rimane al genitore fino a quando è in vita andrà determinato insieme a un professionista (un avvocato, un notaio o un commercialista).

Non sempre bisogna dividere ciò che si ha

C’è però un altro aspetto da non tralasciare. Dal 2017 esiste la libertà di comprare licenze farmaceutiche. A questo punto, con in mano buone doti di gestione e uno o due figli farmacisti, si può trasformare la farmacia in una società di capitali, verso una quota di tassazione ridotta, acquistando una seconda sede farmaceutica per il mantenimento, anche nel futuro, degli aumentati nuclei familiari. In questo modo, si può risolvere qualsiasi problema ereditario e si può condividere con i propri figli qualcosa di entusiasmante: un progetto. Se si è dei bravi farmacisti, si crede nella propria professione, la si pratica da anni e non si è esageratamente indebitati, allora non ci saranno problemi a comprare un'altra licenza farmaceutica. Costituendo un’unica società, la seconda farmacia verrà finanziata dalle due farmacie insieme ed entrambe lavoreranno per pagare il debito dell'acquisto di una. Senza considerare la forza del lavoro familiare, che ha un valore produttivo molto elevato. 

L’ultimo elemento da tenere a mente è questo: ogni situazione va ponderata, discussa e affronta. Tutto è possibile se c’è la disponibilità a dialogare e la forza di una visione non fine a se stessa.

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