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Area Riservata Farmacisti
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Farmacia sostenibile: da utopia a realtà

Farmacia sostenibile: da utopia a realtà

A cura di

Simone Castelli

Sei responsabile o titolare di una farmacia e ti chiedi quali possono essere le misure che puoi adottare per diminuire l'impatto ecologico della tua attività? La risposta è qui che aspetta di essere letta

“L'energia ormai costa tantissimo, quando vado a fare benzina €50 sono il minimo che devo investire, per non parlare delle cifre impressionanti delle bollette. Anche l'acqua ha raggiunto prezzi stellari e forse sarà proprio questa vitale materia prima a diventare la più cara di tutte…”

La realtà che osserviamo giorno per giorno ci preoccupa, ma proprio per questo dobbiamo fare in modo di diventare responsabili dei nostri comportamenti precedenti e, drammaticamente ancora di più, dei nostri comportamenti attuali e futuri… anche in farmacia.

La farmacia fisica è uno spazio edificato che ha un consumo energetico proprio

L'energia utilizzata in farmacia ha essenzialmente due scopi: riscaldare l’ambiente nel periodo invernale e raffreddarlo nel periodo estivo. Per questo motivo si possono valutare degli interventi di contenimento della dispersione termica ed eventualmente di rinnovamento degli impianti: installazioni più moderne e più efficienti possono avere un minore impatto in termini di consumo. Non è da sottovalutare la metodologia di apertura e chiusura della porta di entrata in considerazione della dispersione termica correlata e l'eventuale adozione di una barriera d'aria. In ogni caso, la maggiore quota di dispersione termica è causata dalle vetrine: vetri di tipo isolante possono essere un’ottima soluzione. Anche determinare le temperature corrette, non troppo basse d'estate e non troppo alte d’inverno, è un valido rimedio di immediata applicazione. 

Come contenere il consumo di energia elettrica in farmacia

L'altra grande fonte di consumo energetico da parte della farmacia è quella di tipo elettrico, collegata a tutte le apparecchiature presenti nella farmacia: computer, video, frigorifero, solo per citarne alcune. Non potendo far a meno di nessuno di questi apparecchi, è opportuno considerare di tenerli accesi il minor tempo possibile, nel minor numero possibile. Non va dimenticato, comunque, che il loro funzionamento comporta una dispersione di calore nell’ambiente. Anche il frigorifero, sotto questo punto di vista, merita una valutazione in termini di efficienza energetica.

Limitare le forme di inquinamento indiretto in 2 semplici mosse

Un esempio di forma di inquinamento indiretto è quello generato attraverso lo spostamento con l'automobile propria e dei propri dipendenti, oltre che quello causato dai corrieri a cui ci si affida per la consegna delle merci. Per quanto riguarda i dipendenti, orari di lavoro più lunghi e se possibile di tipo continuato impegnano di meno l'utilizzo del mezzo di trasferimento. Per quanto riguarda invece i corrieri, un minor numero di ordini diretti all'industria o la semplice stima corretta del numero di consegne da parte dei grossisti alla farmacia riducono il consumo di carburante e quindi l'inquinamento indotto. 

Tutti i vantaggi di una razionalizzazione intelligente delle consegne

La categoria dei farmacisti è sempre stata alla ricerca delle migliori performance economiche e di servizio, ragion per cui ha accettato più e più consegne di merci da parte dei vari grossisti durante la giornata, così da ridurre al minimo i prodotti mancanti ed essere apparentemente più efficiente nei confronti del pubblico. Questo ha aumentato l'onerosità della farmacia per quanto riguarda l'attività che deve essere svolta per la generazione dell'ordine, la sua gestione all'arrivo, il suo carico a gestionale, il riposizionamento a scaffale o cassettiera. Tra l’altro, per supportare questa iperattività, molte farmacie hanno dovuto dotarsi di personale in più. Di fatto si tratta ormai di un’attività piuttosto inutile e sicuramente inefficace dal punto di vista economico per la farmacia. Quindi razionalizzare il fatto di ricevere un ordine al mattino e un ordine il pomeriggio da parte di due grandi distributori, di cui uno sarà sicuramente preferenziale per convenienza commerciale e l'altro sarà invece utilizzato per recuperare i prodotti mancanti o le debolezze del primo scelto, permette alla farmacia di avere un inquinamento indotto minimo. L’ulteriore riduzione degli ordini diretti a poco più di 10 aziende, concentrati secondo una banalissima legge di Pareto, riescono a soddisfare l’80% dell'efficienza commerciale della farmacia, abbattendo tempi, costi e inquinamento. Inoltre, la dispersione di una quantità inferiore di prodotti, genera meno scaduto: anche questo tipo di spreco, infatti, comporta il consumo di energia!

Compiere una scelta ecologica nella selezione dei prodotti per la propria farmacia

Un’altra scelta che contribuisce alla riduzione dell’inquinamento è quella di preferire linee commerciali che abbiano un minore impatto ecologico. In questi casi, basta tenere in considerazione i propellenti presenti nelle formule che vanno a inquinare l'atmosfera e gli inutili rivestimenti in plastica delle confezioni, se non anche le composizioni intrinsecamente inquinanti perché scarsamente biodegradabili. Anche un utilizzo ridotto dei sacchetti biodegradabili da parte dei consumatori intelligenti comporta un minor consumo di energia e di materiale. La generazione di un numero limitato di packaging secondario, cioè scatole di imballaggio, sacchetti, materiale di riempimento delle confezioni per la protezione dei prodotti, e la riduzione di qualsiasi spreco in generale sono azioni che chiunque può intraprendere. Avere la giusta fornitura, così come saper gestire la carenza di un farmaco che ha equivalenti presenti in farmacia, è importante per non indurre il ritorno dei clienti e quindi il consumo di carburante per coloro che utilizzano la macchina.

Anche la generazione di scaduti inutili è una forma di inquinamento

Ogni farmacia ha degli scaduti fisiologici rispetto allo svolgersi dell’attività stessa ma esiste anche la categoria “scaduti che si potevano evitare”  dovuti a ordini con un numero di pezzi overstock o prodotti a bassa rotazione che si comprano pensando di proporli e poi finiscono per rimanere nel retro. La razionalizzazione dell’assortimento con un category accuratamente studiato rappresenta un alleato fondamentale per evitarli.

Lo sforzo di dire che si può essere ecologici anche quando si lavora e quando si esercita una professione è un piccolo ma enorme contributo di sensibilità, che se condiviso, diffuso e gestito con la grazia opportuna, può essere un motivo per essere ancora di più apprezzati. In Club Salute stiamo pensando anche a una semplice soluzione per evitare di “buttare via” i prodotti a scadenza breve. Iscriviti alla nostra newsletter e seguici sui canali ufficiale per non perderti tutti gli aggiornamenti, oppure prendi appuntamento con un nostro consulente di rete per rendere la tua farmacia protagonista di un reale cambiamento!

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