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Questione di RITMO. Quando è il momento di prenderci una pausa

Questione di RITMO. Quando è il momento di prenderci una pausa

Appena apriamo gli occhi al mattino, la prima cosa che facciamo è guardare la sveglia, ed è lei che ci dà le coordinate dicendoci non solo dove siamo rispetto al resto della giornata, ma anche come reagire se siamo in anticipo o in ritardo. L’orologio comanda e scandisce la tabella di marcia, per quanto abili le ore della giornata sembrano non bastare mai.

Abbiamo imparato a calcolare il tempo, ma è il tempo a misurare noi e a darci ordini. Vivendo continuamente connessi per rispondere a e-mail, tweet ed sms o sollecitati oltremodo da immagini, rischiamo di andare incontro a frustrazioni ed affanni.

Siamo allenati alla fretta, ma non alla lentezza eppure il nostro ciclo fisiologico è e dovrebbe essere un’alternanza di attività e riposo.

Siamo convinti che il tempo fugga e che sia sempre necessario accelerare per non restare indietro. Non tutto però deve essere velocizzato, alcune cose richiedono tempo e hanno bisogno di lentezza, altrimenti si paga un prezzo. Gli esempi sono innumerevoli: divoriamo risorse naturali più rapidamente di quanto Madre Natura riesca a sostituirle con ripercussioni sul clima e eventi catastrofici che minano la vita. Lo vediamo anche nelle estinzioni di alcuni animali, la cui sopravvivenza è a rischio per le tecniche di caccia e pesca troppo aggressive. L’uomo rischia allo stesso modo.  Lunghi orari di lavoro e surmenage causano alcune forme di asma, insonnia, emicrania, ipertensione e disturbi gastroenterici: tutti sintomi legati allo stress. Se poi notiamo che l’età in cui compaiono si è abbassata non possiamo non prestare la massima attenzione. 

Troppo stressati si rinuncia all’esercizio fisico, si ripiega su cibi pronti o peggio si rischia di abusare di sostanze eccitanti come alcool e droghe con tutte le catastrofiche conseguenze che è possibile immaginare.

Certamente la velocità ha contribuito a rinnovare il mondo con strumenti magnifici e liberatori, ormai è impensabile rinunciare a Internet o a voli supersonici, ma dobbiamo ritrovare anche la capacità di non far niente e vivere alcuni momenti senza il desiderio di sentirsi sempre produttivi. Vivendo di corsa e riempiendo il tempo di cose da fare ogni istante, rischiamo di tenderci fino al punto di rottura e le conseguenze sono il burnout o l’esaurimento.

Come si guarisce? 

È possibile e auspicabile rallentare. I vantaggi sono innumerevoli: possiamo ritrovare la capacità di pregustare gli avvenimenti per poi assaporarli appieno quando arrivano. Non avere bisogno di cercare di fare qualcosa a tutti costi per ingannare il tempo e concederci il tempo di riflettere e lasciare che un idea prenda corpo nella mente. Per contro tante cose da fare in poco tempo generano ansia e insonnia. Un sonno insufficiente può danneggiare Sistema Immunitario e cardiovascolare e concorrere alla comparsa di diabete, cardiopatie, nonché dispepsie, irritabilità e depressione. Dormire meno di 6 ore può compromettere riflessi, linguaggio, coordinazione motoria e capacità di giudizio. 

Persino i bambini sono affaccendati quanto i genitori e si destreggiano tra giornate fitte di impegni dal doposcuola alle lezioni di musica e agli impegni sportivi. Prendendone atto, diventandone consapevoli dovremmo decelerare altrimenti sarà l’organismo ad imporcelo. I sintomi sopra indicati sono segnali che vanno ascoltati e sui quali possiamo intervenire per ritrovare il giusto ritmo e il giusto equilibrio.

Quando l’insonnia, i crampi e una sensazione di affaticamento mentale e fisico si fanno sentire è il momento reintegrare il magnesio. È importante per il normale funzionamento psicologico e muscolare, sostiene il metabolismo energetico, riduce la stanchezza e migliora la qualità del sonno. Meglio in forma organica perché più biodisponibile, si scioglie meglio e viene assorbito meglio senza fastidiosi effetti a livelli intestinale. 

Se compaiono ansia e cali del tono dell’umore la Griffonia è il rimedio naturale più indicato, salvaguarda il normale tono dell’umore, aiuta il rilassamento e il fisiologico riposo notturno, è una fonte di 5idrossitriptofano precursore della serotonina il nostro neurotrasmettitore del benessere. 

Possiamo completare il sostegno al riposo notturno con la Melatonina che ripristina il ciclo sonno-veglia anche in caso di jet-lag, regola i ritmi circadiani. Nei periodi di stress al mattino può essere molto utile integrare le vitamine del gruppo B proprio quando un calo di energia sopraggiunge. Le vitamine del gruppo B sono cofattori di numerose reazioni biochimiche che avvengono nel nostro organismo.  In caso di afte, stanchezza, attività sportiva, inappetenza e calo delle difese immunitarie rappresentano un’ottima soluzione.

Se consideriamo poi che l’inverno è alle porte possiamo ritagliarci del tempo per un gesto rilassante come quello di preparare e assaporare lentamente una tisana. Insieme agli oli essenziali che possiamo utilizzare per diffusione, le tisane sono un altro modo naturale ed evergreen per prendersi cura di se stessi. Ogni piante ha peculiari proprietà che sapientemente combinate posso essere un piacevole gesto da compiere dopo un pasto se digestive, possono favorire il rilassamento se sedative o favorire la depurazione se assunte al mattino o alla sera in caso pasti luculliani come quelli natalizi.

A noi la scelta l’importante è concedersi ogni tanto una pausa, rallentare, svuotare la mente e rilassare il corpo per consentire ad entrambi di ricaricarsi, recuperare energie per salvaguardarne la salute e migliorare il rendimento.

 

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