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Gli over 65 e gli animali da compagnia

Gli over 65 e gli animali da compagnia

Intervista a Marco Melosi, Medico Veterinario e specialista in malattie dei piccoli animali- A cura di Gabriella Pugliesi La prevenzione passa anche da qui. Un animale da compagnia contribuisce alla serenità e al benessere psicofisico dell’anziano perché stimola l’attività fisica e aiuta la socializzazione.

Lui, trova un padrone attento e responsabile. E lui, più spesso lei a leggere le statistiche, un compagno di vita che giova alla salute e all’umore. Stiamo parlando del rapporto tra gli Over 65 e gli animali da compagnia, il cane in particolare, che è stato di recente al centro di un’indagine promossa dall’ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani) e da Senior Italia FederAnziani. Oltre 2mila anziani intervistati hanno offerto una fotografia fedele di una relazione straordinaria, quella tra l’anziano e il suo animale da compagnia, che contribuisce al benessere psico-fisico in modo importante e a migliorare la qualità di vita.

Quanto giova alla salute di un senior avere un pet?

La nostra ricerca mette in evidenza proprio l’importanza di avere un animale da compagnia per un anziano. Dopo aver trascorso una vita in compagnia, al lavoro, al fianco del proprio partner e dei figli, con l’avanzare dell’età ci si trova spesso sempre più soli. Questo vale statisticamente di più nelle donne. Avere una compagnia e un impegno aiuta il benessere e migliora la qualità di vita. Avere un pet riaccende il senso di accudimento, impone piccoli impegni e ritmi quotidiani: i pasti, la passeggiata, se si ha un cane, i controlli dal veterinario. Tutti elementi che contribuiscono a dare un ritmo alle giornate e a renderle più attive.

In che modo il cane, in particolare, favorisce il benessere psico-fisico?

Avere un cane obbliga a uscire di casa, a stare all’aria aperta, a passeggiare. Impone all’anziano di mantenersi attivo con un’attività fisica moderata ma regolare: un ottimo aiuto per l’apparato cardiocircolatorio e le articolazioni. E poi non dimentichiamo che il cane è un catalizzatore formidabile. Aiuta la socializzazione: due chiacchiere al parco con gli altri padroni possono sfociare in un appuntamento abituale e tradursi in amicizie. Sono occasioni preziose per spezzare la solitudine e condividere esperienze piacevoli con altri.

Un nuovo fattore di prevenzione?

In un certo senso sì. Un anziano che fa attività fisica regolare ha un sistema cardiocircolatorio più efficiente, è tendenzialmente più in forma e di buon umore. Senza dimenticare la serenità: essere attivi, impegnati e non isolati tiene alla larga dalla depressione.

Quali ricerche si stanno conducendo su questo rapporto virtuoso?

Esistono diversi studi sugli effetti positivi della presenza degli animali, basti pensare alla Pet therapy, che si sta diffondendo anche in Italia. Di recente negli Stati Uniti è dimostrato come accarezzare un cane o un gatto abbassi i battiti cardiaci e quindi migliori la pressione. Insieme a FederAnziani, ANMVI. sta promuovendo nuovi studi sul legame tra senior e pet e una campagna di adozioni ad hoc. Sì perché spesso i cani anziani, che più faticano a trovare una nuova casa, sono proprio i compagni ideali dei senior, meno impetuosi e più tranquilli.

 

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