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Insonnia - singolare femminile

Insonnia - singolare femminile

Le donne dormono poco e male. Le statistiche parlano chiaro. Colpa anche delle variazioni ormonali che incidono sulla qualità della vita. Errato sottovalutarla. L’insonnia va diagnosticata e trattata perché lo scarso riposo, genera problematiche serie che si manifestano anche durante il giorno.


Anche l’insonnia fa preferenze di genere e le donne, stando ai dati della letteratura hanno il 40% di probabilità in più di soffrirne rispetto agli uomini. Che tradotto vuol dire: “il rischio d’insonnia per l’universo femminile è maggiore rispetto a quello maschile, che certo, immune non è”. A confermarlo è la scienza.

TUTTA COLPA DEGLI ORMONI  In gioventù, nella prima parte del suo ciclo riproduttivo, la donna presenta meno rischi biologici di patologie organiche del sonno quali le apnee notturne o i disturbi del movimento nel sonno, questo però cambia in epoche particolari della vita quali la gravidanza o la menopausa. Gli ormoni femminili, infatti, influenzano in modo significativo la continuità e l’efficienza del sonno notturno, le capacità ristorative e di protezione nei confronti delle malattie cardio-cerebrovascolari, nonché del declino cognitivo. 

IN MENOPAUSA  Vampate di calore, sudorazione, stanchezza, ansia, irritabilità e altri disturbi dell’umore sono solo alcuni dei sintomi che possono insorgere. Ma tra le varie, fastidiose conseguenze che la menopausa porta con sé, possiamo annoverare anche l’insonnia. I dati epidemiologici evidenziano infatti che, tra il 28% e il 64% delle donne in menopausa soffrono di insonnia, conseguenza legata non solo alle sudorazioni notturne, ma anche alle alterazioni ormonali sulla biochimica del sonno.

QUELLE NOTTI IN BIANCO  “Verso i 50 anni di età, le donne affrontano un cambiamento fisiologico, la menopausa, che segna il passaggio a una nuova fase della vita - spiegano neurologici e psichiatri -. Con l’aumento dell’aspettativa di vita fino a 80-85 anni, è importante fare di tutto per mantenersi serene e in salute. Purtroppo, non sempre questo passaggio viene vissuto con serenità e i motivi sono diversi a partire da quelli fisiologici. Molte donne, infatti, soffrono di vampate di calore improvvise, sudorazioni notturne, tachicardia, perdita di desiderio sessuale e secchezza vaginale. Ne evince che la qualità della vita e del riposo si abbassano sensibilmente, aumenta la stanchezza, l’umore scende, sale l’irritabilità e il sonno viene a mancare, trasformando le notti in un vero e proprio incubo”. 

LA RELAZIONE CON I DISTURBI DELL’UMORE  Oltre alla genetica e agli ormoni, c’è un altro fattore che sposta l’ago della bilancia a sfavore delle donne nell’insorgenza dell’insonnia. “Parliamo di ansia e di depressione, due condizioni fortemente associate all’insonnia di cui le donne hanno il doppio delle probabilità di soffrire rispetto agli uomini. - spiegano gli esperti -. A causa della difficoltà nel dormire bene, molte di loro cominciano a soffrire di stanchezza che, a sua volta, favorisce il malumore e gli sbalzi umorali fino ad arrivare, in certi casi, alla depressione”.

UNO STATO PSICOFISICO ALTERATO  Un rapporto di causa effetto indiretto con la menopausa: quando non si riesce ad avere una buona qualità del sonno e dormire almeno otto ore a notte, le conseguenze si fanno presto sentire anche di giorno. In pratica, si instaura un circolo vizioso che può peggiorare lo stato di salute e la qualità di vita. Chi soffre di ansia o depressione ha quindi una predisposizione all’insonnia, così come l’insonnia peggiora la sintomatologia di queste due condizioni. Il fatto poi che la prevalenza dei disturbi psichiatrici, soprattutto dei disturbi ansiosi-depressivi, siano più alti nelle donne rispetto agli uomini giustifica ancora una volta il motivo per cui le donne soffrono più di insonnia. 


DORMIRE, TEMPO BEN SPESO! Ogni essere umano nel corso della vita trascorre circa 230.000 ore a dormire: quasi 26 anni della propria esistenza. Un enorme spreco di tempo? Assolutamente no! Dormire è fonte di benessere del nostro organismo. Più che chiedersi però quante ore occorre dormire per essere riposati, è opportuno domandarsi quante ore di riposo il nostro corpo necessita per ricaricare le batterie. Ore che variano e si modificano nel corso della crescita. I neonati, ad esempio, necessitano di 12-15 ore di sonno; i giovani 9-10 ore; gli adulti 8-9 ore di sonno, mentre gli anziani, over 65 hanno bisogno di 7-8 ore di sonno.


Le strategie per combattere l’insonnia da menopausa
“Si può fare qualcosa per migliorare il sonno in menopausa? Assolutamente sì!”. La risposta unanime arriva dalla comunità scientifica che consiglia: Accettare quello che sta succedendo come la normale risposta dell’organismo al cambiamento ormonale. Ciò aiuta a capire che non c’è nulla di cui preoccuparsi. Accettare inoltre che il sonno può essere disturbato durante la notte e imparare a gestire la situazione con serenità. È necessario prendersi cura di sé. Occorre dedicare del tempo ad attività che piacciono, calmano e gratificano. Un hobby, un massaggio o praticare tecniche di respirazione e di rilassamento, aiutano. Mantenere attiva la mente e coltivare un atteggiamento positivo verso la vita sono straordinarie strategie terapeutiche.

 

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