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Adolescenti in RETE

Adolescenti in RETE

Strumenti di comunicazione più utilizzati dagli adolescenti e non solo. Sono i social network che non sempre influiscono positivamente su benessere e socialità. E la scienza conferma: “la salute è messa a rischio dalla rete e dalle piazze virtuali soprattutto nell’età adolescenziale”

“Facciamoli tornare alle esperienze reali, occupiamoci di prevenzione”. È l’allarme lanciato dalla comunità scientifica. “Uscire di casa, ma non per ritrovarsi in compagnia a capo chino sullo schermo, ma per fare delle cose, magari imponendosi di non tirare fuori dalla tasca lo smartphone. A sostenerlo è il professor Giuseppe Lavenia, psicologo e psicoterapeuta, presidente dell’Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche, GAP e Cyberbullismo Di.Te. “Gli adolescenti devono essere aiutati a costruire occasioni di incontro nella vita reale”.

 

IL RUOLO DEI SOCIAL NETWORK
È oramai chiaro che i social network hanno cambiato la modalità con cui interagiamo con gli altri e con il mondo esterno. Primo fra tutti Facebook, nato nel 2004, che ha fatto il “pieno” di iscritti e interazioni, seguito da Instagram, Twitter, TikTok e molti altri.

EFFETTI NEGATIVI: SVELATA L’ETÀ
Secondo una recente ricerca, i ragazzi e le ragazze sono maggiormente vulnerabili agli effetti negativi che l’uso dei social network può portare nelle fasi dell’adolescenza. Dallo studio, realizzato dalle università di Cambridge e Oxford e pubblicato sulla rivista Nature Communications, è emerso che durante la delicata fase dell’adolescenza ragazzi e ragazze sono particolarmente esposti agli effetti negativi dei social network, seppur con differenze fra maschi e femmine. L’età critica per i ragazzi è fra i 14 e i 15 anni, per le ragazze è fra gli 11 e i 13 anni.

DATI PREOCCUPANTI
Diversamente dagli studi fin ora condotti i ricercatori sono andati più in profondità, indagando specificamente le conseguenze psicologiche, in particolare l’insorgenza della depressione legata all’uso dei social. Massima attenzione è stata attribuita all’uso di smartphone e tablet, oltre che al tempo trascorso in loro compagnia. Un’ora impiegata a guardare una serie Tv o a fare i compiti ha un peso diverso sulla psiche dei giovanissimi rispetto alla stessa ora passata a “scrollare” la bacheca di Instagram o a guardare i video su TikTok.

PERICOLI REALI DELLE PIAZZE VIRTUALI
I ricercatori hanno coinvolto circa 17mila ragazzini e adolescenti divisi per fasi di crescita. È emerso che un maggior uso dei social da parte delle ragazze di età compresa fra 11 e 13 anni ha provocato, in generale, una diminuzione nei livelli di soddisfazione della propria vita nell’anno successivo; lo stesso fenomeno si è manifestato nei ragazzi fra i 14 e i 15 anni. Ma non solo: dopo il compimento dei 19 anni, sia maschi che femmine hanno mostrato analoghi livelli di insoddisfazione personale dovuti all’uso eccessivo dei social.

INFLUENZE NEGATIVE SULLA PSICHE
“La sensibilità all’uso dei social è strettamente connessa ai cambiamenti che si verificano in fase di sviluppo. Si tratta dunque di un legame complesso quello che si crea tra benessere mentale e social media”. È quanto afferma Amy Orben, la ricercatrice che ha condotto lo studio. “Alcuni cambiamenti che interessano il nostro corpo, come la pubertà o lo sviluppo del cervello sono in grado di indebolirci in alcune fasi della nostra vita. È necessario capire in che modo i social vengono utilizzati. Poiché un uso improprio può portare a conseguenze anche gravi. Si evince, dunque, che la soddisfazione della propria vita diminuisce in proporzione all’aumento del tempo dedicato ai social media”.

IMPORTANTI MA NON FONDAMENTALI                                                                       “Giocare d’anticipo diventa centrale nella delicata fase di crescita dell’adolescenza. È importante mettere in gioco le emozioni legate al corpo, l’emotività, le sensazioni, il contatto per rendersi conto che le amicizie non devono solo essere “mediate” da uno schermo” - spiega il professor Lavenia. “Invitiamoli a praticare uno sport con regolarità, li aiuterà non solo a stare meglio fisicamente, a fare amicizie, a interagire con gli altri, a imparare regole di interazione sociale, ma anche a stimolare la produzione di molecole che favoriscono il buon umore, come le endorfine e la serotonina, a ridurre il livello di cortisolo nel sangue, l’ormone coinvolto nello stress e nella depressione”.


LA BUONA TECNOLOGIA
La tecnologia può fare bene. Anche agli adolescenti. Dall’altro canto i vantaggi della rete sono innegabilmente tantissimi. Ma quali sono gli aspetti positivi dei social per i giovani? Rimanere in contatto in tempo reale, senza più limitazioni geografiche o problemi di costi. Ampliare le proprie conoscenze e fare nuove amicizie, magari trovandosi reciprocamente in base alle proprie preferenze e interessi. Uscire dal proprio guscio ed esprimersi liberamente. I feedback (riscontri) positivi hanno contribuito a rafforzare la propria autostima. Abbatte la solitudine. Attraverso attività piacevoli e divertenti sono considerati da molti uno strumento di integrazione.

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